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Le sensazioni e le percezioni accendono le emozioni. Le neuroscienze rivelano che le regioni del cervello specializzate nell'elaborazione dell'informazione visiva vengono attivate anche dal senso del tatto. In particolare la corteccia occipitale laterale, si attiva sia alla vista, sia sensazione tattile di un oggetto. Ma in sinergia, si attiva anche la corteccia occipitale mediale, indipendentemente dal fatto che l'oggetto venga percepito dall'occhio o dalla mano…


Ma la percezione non coinvolge solo il cervello, in un'ottica più allargata, psicofisiologica, la percezione coinvolge l'intero sistema corpo e tutte le sue funzioni nella sua unità, appunto, psicofisica.

Il modo di funzionare della mente caratterizza questa integrazione, che diviene, nel corso dello sviluppo, specificatamente individuale.

In questa dimensione di integrazione mente corpo, ci collega immediatamente all'arte o meglio all'esperienza estetica dell'arte in cui è possibile esperire, ed esprimere, tutte le sensorialità.

Quando guardiamo un quadro, ad esempio, immediatamente dopo la visione si attiva una rappresentazione multisensoriale nelle regioni superiori del cervello. Questa combinazione sensoriale ci permette di identificare i diversi materiali…


Ma quella parte del cervello accende altre vie, collegandosi con parti più periferiche dell'organismo, come i visceri, la muscolatura, la cute. Questi a loro volta rimandano segnali di ritorno alle regioni del cervello deputate al riconoscimento e alla regolazione delle emozioni, come illustrato dall'immagine iniziale… L'esperienza di produrre e di esperire arte è un viaggio che prevede strade diverse e molti paesaggi … Vista, tatto, singolarmente o in combinazione tra loro sono in grado di reclutare i sistemi emotivi del nostro cervello: amigdala e ipotalamo … e se non abbiamo inibizioni, il sistema modulatorio dopaminergico ci farà vivere tutte le sfumature emotive.


  • Immagine del redattore: Paola Foggetti
    Paola Foggetti
  • 2 lug 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Sappiamo che gli esseri umani hanno cinque modalità sensoriali: l’olfatto, l’udito, il tatto, il gusto e la vista. I loro sensori si chiamano esterocettivi. Ma sappiamo anche che questi sensi non sono l’unica fonte di stimolo che orienta il comportamento, le emozioni e i pensieri. Dobbiamo tener conto della vastità di informazioni che arrivano al cervello attraverso molteplici sensori presenti all’interno del nostro organismo. Queste sensazioni interne, ulteriori, forniscono importanti informazioni per la regolazione fisiologica. La psicofisiologia descrive questa modalità sensoriale come interocezione. L’interocezione gestisce i processi somatici e, come altri sistemi sensoriali, presenta quattro componenti: 1. I sensori (interocettori) che si trovano in diversi organi interni (nel cuore, nel fegato, nello stomaco, nell’intestino etc..), per “sentire” le condizioni interne; 2.le vie sensoriali che inviano le informazioni sensoriali al cervello; 3. le strutture cerebrali che interpretano tali informazioni e organizzano risposte per l’adattamento delle condizioni interne; 4. le vie motorie che comunicano dal cervello agli organi interni per cambiare lo stato dell’intero organismo. Le strutture cerebrali valutano, quindi, l’informazione interocettiva, la catalogano, la associano con le altre informazioni sensoriali e immagazzizano le associazioni nella memoria precedurale. Questa consapevolezza funzionale, che ingloba dimensioni consce e inconsce, di quello che sta succedendo nel nostro corpo, sono di fondamentale importanza per comprendere lo stato di attivazione (arousal) dell’organismo e trovare una modalità di regolazione. Questa capacità primaria, molto sviluppata nel neonato, in età adulta non si perderebbe da un punto di vista fisiologico, ma culturalmente, tenderebbe ad essere confusa o inglobata dalle funzioni cognitive superiori. Recuperare e integrare le capacità innate psicoficologiche di regolazione rappresenta un processo fondamentale per la salute e il benessere .

Foto by Carlo Corti

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