Siamo impreparati, smarriti, spaventati ma possiamo imparare a gestire una situazione assolutamente nuova per la nostra epoca.
Impariamo a proteggere noi stessi, i nostri figli, la nostra comunità.
Sviluppiamo nuove competenze, psicobiologiche e sociali.
La protezione è importante, accogliamola.
Se abbiamo bisogno di protezione, non è una vergogna.
Quando la vita ci presenta nuovi scenari, abbiamo potenzialità biologiche per imparare ad adattarci in modo evolutivo.
L'adattamento riguarda tutti i sistemi: psicobiologici, sociali, economici...
In questo momento la giusta protezione può essere una spinta valida a un buon adattamento.
Accogliamo la protezione rispettando le restrizioni, le regole, e impegnandoci a dirigere i nostri pensieri e le nostre azioni verso mète positive e di sollievo.
In questo modo, la paura e la preoccupazione possono essere contenute.
Non giudichiamo la propria fragilità e non smettiamo di sorridere.
Stiamo in casa ma non incollati alla televisione o ai social, prendiamoci cura del tempo che abbiamo.
Manteniamo il contatto anche telefonico con i nostri amici e i familiari lontani, per darci reciprocamente coraggio.
Parliamo, giochiamo con i nostri bambini, trasmettiamo loro gioia e fiducia.
Recuperiamo fiducia nelle nostre risorse personali.
Ricordiamo quante volte abbiamo superato situazioni difficili o drammatiche.
Ricordiamo con gratitudine coloro che ci hanno aiutato.
Ricordiamo con gioia come noi abbiamo aiutato gli altri.
Prendiamoci cura dei nostri desideri, spendiamo bene il nostro tempo.
Riposiamo imparando a rallentare i ritmi.
In questo modo manteniamo la lucidità.
Proteggiamoci con consapevolezza